L’implementazione e l’installazione di patch di sicurezza rappresentano attività fondamentali per assicurare un’adeguata protezione a sistemi e risorse IT.

Ma cosa sono e a cosa servono esattamente le patch in informatica?

In questo articolo analizziamo caratteristiche, finalità e vantaggi di una soluzione fondamentale di cybersecurity: la gestione delle patch informatiche.

patching informatica
  1. Patch in informatica: definizione generale
  2. Patch Management: come gestire le patch informatiche
  3. I vantaggi di una corretta gestione delle patch
  4. Rischi dei mancati aggiornamenti

Patching in informatica: definizione generale

In informatica, si definisce patch di sicurezza uno script di codice che aggiorna i sistemi correggendo bug e vulnerabilità.

In sostanza, dire che un sistema viene patchato equivale a dire che è stato aggiornato.

Ne viene rilasciata, insomma, una nuova versione corretta da tutte le falle di sicurezza note presenti nel modello precedente. E ciò per evitare che hacker e malintenzionati le scoprano in anticipo e le sfruttino a proprio vantaggio.

L’industria informatica utilizza le patch per migliorare la Security Posture dei sistemi IT  da oltre 40 anni.

Per fare un esempio recente, una lacuna nella sicurezza scoperta nel software Log4J ha portato ad un picco di attacchi informatici in tutto il mondo entro poche ore dall’esposizione.

È stata successivamente rilasciata una patch per correggere la falla, ma molte aziende sono rimaste alla mercè dei cybercriminali a causa dei ritardi nella distribuzione della stessa.

Per tale ragione, a livello aziendale è indispensabile disporre di un processo di gestione delle patch formalizzato, noto in gergo come Patch Management.

Nella sua forma più strutturata, questo dovrebbe includere:

  • identificazione
  • acquisizione
  • installazione
  • e verifica

delle patch per singoli prodotti e sistemi.

Ma analizziamo più nel dettaglio un tipico ciclo di gestione delle patch.

Patch Management: come gestire le patch informatiche

Dati i rischi associati agli attacchi informatici, gli esperti IT raccomandano di applicare la patch il prima possibile, ovvero subito dopo  il rilascio da parte dei fornitori.

Le aziende possono provvedere

  • all’installazione manuale degli aggiornamenti
  • o utilizzare un sistema automatizzato.

Tuttavia, installare manualmente le patch è un processo che richiede un ingente investimento in termini di tempo e risorse, prestando attenzione anche ad evitare di interrompere altre attività produttive.

Ecco perché spesso le aziende optano per sistemi automatizzati di gestione delle patch.

Questi, infatti, possono essere impiegati al posto dei processi manuali ad esempio quando si ha necessità di aggiornare il software su tutti i dispositivi all’interno di un’organizzazione, in particolare se in uso su diversi hardware o sistemi operativi.

Ecco alcuni suggerimento per gestire correttamente l’installazione delle patch di sicurezza:

  • utilizzare il software di gestione delle patch automatizzato quando possibile
  • pianificare regolarmente una revisione delle nuove patch<
  • dare priorità alle patch ad alto impatto, ovvero quelle per la correzione di vulnerabilità critiche
  • creare un piano per testare le patch prima che vengano distribuite sul mercato
  • documentare i risultati dei patch test ed eventuali problemi che potrebbero essere sorti durante o dopo il processo di installazione
  • suddividere le patch da distribuire in base al target, prima i test server, poi gli utenti pilota, e per ultimi gli utenti finali
  • pianificare l’installazione delle patch al di fuori dell’orari lavorativo,per non interrompere le operazioni IT e ridurre al minimo i tempi di inattività per gli utenti finali
  • redigere una documentazione che delinei quali sistemi sono stati aggiornati, quando sono state applicate le patch e chi ha approvato il processo di installazione

I vantaggi di una corretta gestione delle patch

Dopo aver analizzato caratteristiche, contesti e modalità di applicazione, vediamo quali sono i principali vantaggi derivanti da una corretta gestione delle patch di sicurezza:

  • correggere vulnerabilità note e zero-day: se un produttore di software scopre un rischio di sicurezza associato ad uno dei suoi prodotti, in genere emetterà una patch per correggere la falla. È importante che le organizzazioni applichino le patch il prima possibile perché per hacker e cybercriminali i sistemi non patchati rappresentano una risorsa facilmente sfruttabile
  • introdurre nuove funzionalità e migliorare le prestazioni: i venditori rilasciano occasionalmente patch per introdurre nuove funzioni nel software
  • aumentare la produttività: le patch possono correggere errori e bug, aumentando, quindi, la stabilità complessiva del sistema.

La gestione delle patch è anche uno strumento indispensabile per garantire e documentare la conformità alle normative su sicurezza e privacy.

Rischi dei mancati aggiornamenti

Analizziamo infine il rovescio della medaglia, ovvero quello derivante da una mancata attenzione alla gestione delle patch.

Se non si provvede alla regolare installazione, infatti, si diventa automaticamente più vulnerabili agli attacchi informatici.

Difatti, gli hacker sono costantemente all’opera nell’implementare exploit zero-day al fine di aprire backdoor illecite e penetrare all’interno dei sistemi.

Oltre agli inevitabili inconvenienti tecnici, l’impatto finanziario di un attacco informatico di successo può rivelarsi spesso devastante.

Di norma, i costi di ripristino superano sicuramente il costo di implementazione di una soluzione di gestione delle patch.

Ma non finisce qui.  Bisognerà anche mettere in conto:

  • una potenziale perdita di produttività
  • costi di ripristino e messa in sicurezza
  • e sanzioni per il mancato rispetto delle normative

Sebbene non si possa prevedere in anticipo l’emergere di tutte le minacce informatiche, si può quantomeno assumere il pieno controllo sulle vulnerabilità e gestirle in modo efficiente.

Così facendo si ridurrà una buona percentuale di rischio, nonché di inevitabili danni collaterali.

In sintesi, dunque, una soluzione automatizzata di gestione delle patch è un aspetto cruciale quando si tratta di aggiornamenti software.

Grazie alla sua applicazione, si riusciranno a garantire: sicurezza, integrità e accessibilità  ai dati e alle infrastrutture, assicurando al contempo continuità produttiva e miglioramento di funzionalità e prestazioni.

Più tieni il passo con le patch e gli aggiornamenti su tutti i sistemi critici (e non), meno è probabile che la tua azienda sia compromessa.

In ogni caso, non dovrebbe essere considerata la chiave di risoluzione di tutti i problemi di sicurezza, bensì uno strumento essenziale e imprescindibile di protezione.