Secondo il rapporto “Cost of a Data Breach” del 2021 di IBM Security e Ponemon Institute, il costo medio di una violazione di dati aziendali è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo circa 4,24 milioni di dollari.

Questi dati mettono in luce come, nell’era digitale in cui viviamo, la sicurezza informatica sia diventata una priorità fondamentale per individui, aziende e governi di tutto il mondo.

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I recenti sviluppi tecnologici hanno reso le informazioni più accessibili che mai, ma hanno anche portato a nuove minacce e vulnerabilità.

Pertanto, è essenziale comprendere appieno cos’è la sicurezza informatica e come possiamo proteggerci in questo ambiente sempre più connesso.

  1. Definizione di sicurezza informatica
  2. Esempi di minacce e vulnerabilità informatiche
  3. Strategie di sicurezza
  4. I falsi miti sulla sicurezza informatica
  5. Conclusioni

Definizione di sicurezza informatica

Il concetto di “sicurezza informatica” si riferisce all’insieme di pratiche, politiche, procedure e strumenti che vengono utilizzati per proteggere i sistemi informatici, le reti, i dati e le informazioni da accessi e modifiche non autorizzate o compromissioni. In altre parole, la sicurezza informatica mira a garantire la riservatezza, l’integrità e la disponibilità delle informazioni digitali.

Per comprenderne a pieno il significato, è utile analizzarlo attraverso i suoi tre pilastri fondamentali: confidenzialità, integrità e disponibilità.

  1. Confidenzialità: si riferisce alla protezione delle informazioni da accessi non autorizzati. Gli utenti devono avere il controllo delle proprie informazioni personali e delle informazioni sensibili che gestiscono. Ad esempio, i sistemi di autenticazione, come le password o le biometrie, possono essere utilizzati per garantire la confidenzialità dei dati.
  2. Integrità: si riferisce alla protezione delle informazioni da modifiche non autorizzate o dannose. Le informazioni devono essere accurate, complete e affidabili. I controlli di integrità, come le firme digitali o i controlli di versione, possono essere utilizzati per garantire che i dati non vengano alterati o manipolati senza autorizzazione.
  3. Disponibilità: si riferisce alla garanzia che le informazioni siano accessibili agli utenti autorizzati quando ne hanno bisogno. Ciò implica la protezione dei sistemi informatici da interruzioni o guasti. Ad esempio, la creazione di copie di backup e l’implementazione di misure di ripristino possono contribuire a mantenere la disponibilità delle informazioni anche in caso di incidenti.

Esempi di minacce e vulnerabilità informatiche

Per comprendere l’importanza della sicurezza informatica, è utile esaminare alcuni esempi comuni di minacce e vulnerabilità che possono mettere a rischio i nostri sistemi IT.

Malware

I Malware, come i virus, i worm e i trojan, sono programmi dannosi progettati per infettare i sistemi informatici e compromettere la sicurezza dei dati. Possono essere utilizzati per rubare informazioni sensibili, danneggiare i sistemi o attuare attacchi in rete.

Phishing

Il phishing è una tecnica che mira a ingannare gli utenti facendo loro credere di interagire con una fonte affidabile al fine di ottenere informazioni personali o finanziarie. Gli attaccanti inviano e-mail o messaggi ingannevoli che sembrano provenire da istituti finanziari, aziende o enti governativi legittimi, al fine di indurre le vittime a fornire dati sensibili come password, numeri di carta di credito o informazioni bancarie.

Attacchi DDoS

Gli attacchi Distributed Denial of Service (DDoS) mirano a sovraccaricare un sistema o una rete con un enorme flusso di richieste, rendendoli inaccessibili agli utenti legittimi. Questi sono spesso realizzati utilizzando una rete di computer compromessi, nota come botnet, per inviare traffico dannoso in modo massiccio.

Violazione dei dati

Le violazioni dei dati si verificano quando informazioni sensibili vengono esfiltrate o compromesse da persone non autorizzate. Possono derivare da una varietà di cause, come:

  • la mancanza di controlli di sicurezza adeguati
  • vulnerabilità nei sistemi informatici
  • errori umani

Le conseguenze possono essere gravi, con il rischio di furto di identità, frodi finanziarie o danni reputazionali per le organizzazioni coinvolte.

Strategie di sicurezza

A fronte di minacce sempre più pericolose, sarà bene mettere in pratica solide strategie di sicurezza.

Queste ultime prevedono diversi livelli di protezione per difendersi dai crimini informatici, compresi gli attacchi che mirano ad accedere, modificare o eliminare dati, estorcere denaro agli utenti o alle organizzazioni, o interrompere le normali operazioni aziendali.

Le contromisure dovrebbero includere:

  • Sicurezza delle infrastrutture critiche: si tratta di pratiche per proteggere i sistemi informatici, le reti e altri asset che sono cruciali per la sicurezza nazionale, l’integrità economica e/o la sicurezza pubblica. Organizzazioni come il NIST (National Institute of Standards and Technology) hanno creato framework di sicurezza informatica per aiutare le organizzazioni in questo settore, mentre il DHS (Department of Homeland Security) fornisce ulteriori linee guida
  • Sicurezza del Cloud: in particolare, attraverso la crittografia dei dati del Cloud sia a riposo (nel processo di memorizzazione) che in transito (durante il trasferimento da e verso il cloud o la loro elaborazione) ed il soddisfacimento delle policy aziendali e degli standard normativi
  • Sicurezza delle informazioni: riguarda le misure di protezione dei dati, come il rispetto del GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) per proteggere i dati personali o sensibili da accessi non autorizzati, esposizione o furto
  • Sicurezza della rete: riguarda le misure di sicurezza volte a proteggere una rete di computer da intrusioni, comprese le connessioni cablate e wireless
  • Sicurezza delle applicazioni: sono processi che aiutano a proteggere le applicazioni in esecuzione sia in locale che nel Cloud. La sicurezza dovrebbe essere integrata nell’applicazione stessa fin dalla fase di progettazione, con particolare attenzione alla gestione dei dati e all’autenticazione degli utenti
  • Formazione di utenti e personale: consiste nell’educare e aumentare la consapevolezza sulla sicurezza informatica in tutta l’organizzazione per rafforzare la sicurezza degli endpoint. Ad esempio, gli utenti possono essere addestrati a riconoscere gli allegati di email sospette o a non utilizzare dispositivi USB sconosciuti
  • Sicurezza dei sistemi di ripristino e backup: che equivale a garantire la disponibilità dei dati e la resilienza dei processi produttivi sfruttando diverse tecniche, inclusa la crittografia e copie di dati immutabili e isolate, che possono essere ripristinate rapidamente per supportare il recupero, riducendo l’impatto di un attacco informatico
  • Disaster Recovery/Pianificazione della business continuity: comprende strumenti e procedure per rispondere a eventi imprevisti come calamità naturali, interruzioni di alimentazione o incidenti di sicurezza informatica, cercando di minimizzare l’impatto sulle operazioni aziendali
  • Sicurezza dei dispositivi mobili: gestire e proteggere la forza lavoro dotata di dispositivi mobili attraverso funzionalità di sicurezza delle app e connessione sicura alle reti

I falsi miti sulla sicurezza informatica

È importante sottolineare che esistono alcuni falsi miti sulla sicurezza informatica che devono essere sfatati.

Uno di questi è l’idea che i criminali informatici siano solamente soggetti esterni ad un’organizzazione. In realtà, le violazioni spesso provengono proprio dall’interno, portate avanti da dipendenti o collaboratori malintenzionati. È quindi fondamentale tenere presente che la minaccia potrebbe provenire anche da “dentro”.

Un altro mito comune è quello secondo cui i rischi per la sicurezza informatica sono noti e limitati. In realtà, la superficie del rischio continua ad espandersi, con migliaia di nuove vulnerabilità segnalate in dispositivi e applicazioni sia nuovi che datati.

Da non trascurare anche l’imprevedibilità dell’errore umano, sui cui i criminali informatici fanno leva sempre più spesso poiché, oltre alle alte probabilità di successo, consente di bypassare le misure di sicurezza.

Un terzo mito è la credenza che tanto più le tecnologie sono innovative, tanto maggiore è la loro sicurezza. In realtà, spesso innovatività e vulnerabilità informatiche sono fattori inversamente proporzionali. Basti pensare all’IoT e alle numerose criticità dei dispositivi intelligenti.

È quindi fondamentale mantenere costantemente aggiornate le misure di sicurezza per affrontare le nuove minacce emergenti.

Un mito pericoloso, infine, è pensare che le proprie aziende od organizzazione non siano abbastanza appetibili per gli hacker. In realtà, tanto più un’azienda è piccola tanto maggiore è il rischio informatico.

Questo è legato essenzialmente a due ragioni:

  • la prima dovuta al fatto che le PMI solitamente non adottano adeguate misure di sicurezza, proprio ritenendo di non essere un bersaglio privilegiato degli hacker
  • la seconda, legata al fatto che le Piccole-Medie imprese rappresentano dei vettori ideali per gli attacchi alla supply chain di organizzazioni più grandi e strutturate

Conclusioni

In conclusione, una solida strategia di sicurezza informatica richiede un approccio multi-livello che comprenda diverse contromisure per proteggere i sistemi, le reti e i dati.

La consapevolezza degli utenti, l’implementazione di procedure di sicurezza, l’utilizzo di tecnologie avanzate e il monitoraggio costante sono tutti elementi chiave per garantire un ambiente digitale sicuro.

Affrontare i miti comuni e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e minacce nel campo della cybersecurity, rappresentano azioni fondamentali per proteggere le informazioni e preservare la privacy in un mondo sempre più interconnesso.