Negli ultimi anni, le minacce cibernetiche sono diventate sempre più diffuse e pericolose per aziende, organizzazioni e privati cittadini.

Pertanto, la questione della responsabilità in caso di attacco informatico diventa cruciale dal punto di vista economico, legale e reputazionale.

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In questo articolo analizzeremo la questione, focalizzandoci sulle diverse situazioni in cui possono verificarsi queste violazioni e sui soggetti coinvolti.

  1. Cosa si intende per rischio di attacco informatico
  2. Responsabilità dell’azienda
  3. Responsabilità del dipendente
  4. Responsabilità del fornitore di servizi
  5. Responsabilità del governo
  6. Perché vale la pena trasferire il rischio
  7. Conclusioni

Cosa si intende per rischio di attacco informatico

Il concetto di rischio di attacco informatico si riferisce alla probabilità che un sistema informatico venga compromesso da un attaccante esterno o interno , con l’esplicito intento di:

  • ottenere accesso non autorizzato a risorse o informazioni protette
  • interrompere il normale funzionamento del sistema
  • danneggiare l’infrastruttura IT

Il livello di rischio può essere determinato da diversi fattori, tra cui la valutazione di:

La gestione del rischio di attacco informatico richiede un approccio olistico che comprenda:

  • valutazione dei rischi
  • pianificazione e implementazione delle misure di sicurezza
  • monitoraggio continuo del sistema per individuare eventuali anomalie o attività sospette.
  • preparazione di un piano di risposta agli incidenti informatici, che può aiutare a minimizzare l’impatto di un attacco e a ripristinare il sistema alle normali condizioni di funzionamento

Responsabilità dell’azienda

L’azienda è il primo soggetto ad essere ritenuto responsabile in caso di attacco informatico.

Infatti, è obbligata a proteggere i dati dei propri clienti e dipendenti e, in caso di violazione, può essere considerata imputabile di omissione o negligenza. Questo vale anche se il responsabile dell’attacco è un terzo esterno all’azienda, come un hacker o un malware.

Inoltre, la legge prevede che l’azienda debba informare immediatamente gli interessati della violazione, comunicando loro ogni possibile impatto sulla loro sicurezza e privacy.

Le aziende, quindi, hanno diverse responsabilità in caso di un attacco informatico, vediamo nel dettaglio quali.

  • Protezione dei dati: l’azienda deve proteggere le informazioni dei propri clienti e dipendenti da accessi non autorizzati o furto di dati. Ciò richiede l’implementazione di misure di sicurezza, come la crittografia dei dati, l’utilizzo di password robuste, l’aggiornamento regolare dei software e dei sistemi di sicurezza
  • Gestione dei rischi: l’azienda deve identificare e gestire i rischi di sicurezza informatica in modo proattivo, ad esempio con la valutazione delle vulnerabilità di sistema e l’implementazione di misure di mitigazione e prevenzione
  • Reporting: l’azienda deve segnalare l’attacco informatico alle autorità competenti, ai propri clienti e/o dipendenti colpiti dall’incidente.
  • Monitoraggio: dopo l’attacco informatico, l’azienda deve monitorare continuamente l’attività di rete e le violazioni di sicurezza per individuare eventuali nuovi attacchi
  • Ripristino: l’azienda deve lavorare per ripristinare i dati e i servizi colpiti dall’attacco il prima possibile, minimizzando i danni per i propri clienti e dipendenti
  • Collaborazione con le autorità competenti: in caso di attacco informatico, l’azienda ha la responsabilità di collaborare con le autorità competenti per investigare sull’incidente e identificare l’attaccante. Ciò può includere la raccolta di informazioni sulle attività sospette, la fornitura di informazioni sul sistema e la cooperazione con le indagini

Responsabilità del dipendente

Anche un dipendente può essere ritenuto responsabile in caso di attacco informatico.

Questo accade se il soggetto ha causato la violazione a causa di negligenza o intenzionale violazione delle politiche aziendali sulla sicurezza informatica.

Il caso più comune è dato dall’utilizzo di password poco sicure che agevolano l’accesso a sistemi e dati sensibili da parte di terzi non autorizzati.

In questo caso, l’azienda ha comunque la responsabilità di assicurare che i propri dipendenti siano informati e formati sulle buone pratiche di sicurezza informatica, al fine di minimizzare il rischio di violazioni.

Resta comunque obbligo dell’impiegato:

  • Segnalare l’incidente: se un dipendente nota attività sospette o un possibile attacco informatico, ha la responsabilità di segnalare l’incidente immediatamente al proprio responsabile o al dipartimento IT dell’azienda
  • Proteggere i dati aziendali: ogni dipendente ha la responsabilità di proteggere i dati dell’azienda e di non divulgarli o utilizzarli in modo improprio o non autorizzati
  • Rispettare le politiche di sicurezza: un dipendente ha la responsabilità di rispettare le politiche di sicurezza dell’azienda e di seguire le procedure per l’utilizzo dei sistemi informatici e la gestione dei dati. Ciò può includere l’utilizzo di software antivirus e firewall, l’aggiornamento regolare del software e l’evitare di installare software non autorizzato
  • Prevenire la perdita o il furto di dispositivi: un dipendente ha la responsabilità di proteggere i dispositivi aziendali, come laptop e telefoni cellulari, e di evitare la loro perdita o furto. Ciò può includere l’utilizzo di dispositivi di sicurezza e non lasciare i device incustoditi in luoghi pubblici

Va sottolineato inoltre che se un dipendente commette egli stesso un reato informatico, è responsabile delle sue azioni e potrebbe essere soggetto a rappresaglie disciplinari o azioni legali da parte del datore di lavoro o delle autorità competenti.

Responsabilità del fornitore di servizi

Spesso, le aziende affidano a fornitori di esterni la gestione dei propri dati e sistemi informatici.

In questo caso, è importante prevedere fin dall’inizio le clausole contrattuali sulla sicurezza e sulla responsabilità in caso di violazione.

Il fornitore di servizi ha la responsabilità di:

  • proteggere i dati dei propri clienti 
  • garantire che i propri sistemi di sicurezza siano adeguati a prevenire gli attacchi informatici

In caso di violazione, il fornitore di servizi può essere ritenuto responsabile per danni economici e per la perdita di reputazione del proprio cliente.

Se questi non ha preso le misure appropriate per proteggere i propri sistemi e la propria infrastruttura, può anche essere ritenuto civilmente e penalmente responsabile per il danno causato.

In ogni caso, il fornitore è tenuto a:

  • Garantire la disponibilità dei servizi, che può includere la pianificazione della capacità, la ridondanza e il backup dei dati
  • Notificare il cliente in caso di incidente: in caso di violazione dei dati o di un attacco informatico che coinvolge i dati del cliente, un fornitore ha la responsabilità di notificare l’accaduto al cliente il prima possibile. Questo può includere la notifica dell’incidente, le misure adottate per mitigare l’impatto dell’attacco e le azioni che il cliente può intraprendere per proteggere i propri dati
  • Collaborare con il cliente: in caso di attacco informatico, un fornitore di servizi ha la responsabilità di collaborare con il cliente per investigare sull’incidente e identificare l’attaccante. Ciò può includere la raccolta di informazioni sulle attività sospette, la fornitura di informazioni sul sistema e la cooperazione con le indagini
  • Risarcimento del danno: in caso di violazione del contratto o di negligenza da parte del fornitore di servizi che ha causato danni al cliente, il fornitore può essere tenuto a risarcire il danno

Responsabilità dei Governi

Infine, anche i Governi Nazionali hanno la responsabilità di proteggere i cittadini e le aziende dalle minacce informatiche.

Questo può essere fatto attraverso diverse misure, tra cui:

  • promozione di politiche e leggi sulla sicurezza informatica
  • creazione di organismi di controllo
  • collaborazione con aziende e organizzazioni per prevenire proattivamente gli attacchi informatici

In alcuni casi, il governo può anche essere ritenuto responsabile per violazioni che riguardano dati sensibili, come quelli sanitari o finanziari.

Inoltre, gli enti governativi possono essere considerati responsabili se vengono riscontrati coinvolgimenti diretti nell’attacco o se viene violata la privacy dei cittadini.

In casi come questi, il governo potrebbe essere chiamato a rispondere alle accuse di violazione dei diritti costituzionali dei cittadini.

Perché vale la pena trasferire il rischio

Il trasferimento del rischio informatico si riferisce alla pratica di trasferire parte o tutto il rischio di un attacco informatico ad un altro ente, generalmente attraverso una forma di assicurazione o affidandosi a società specializzate in consulenza di sicurezza informatica..

Esistono molte ragioni per cui è importante trasferire il rischio di attacchi informatici.

Tra queste, possiamo elencare:

  • Minore esposizione finanziaria: trasferendo il rischio di attacco informatico ad un’altra parte, l’azienda o l’organizzazione può limitare la propria esposizione finanziaria in caso di attacco informatico. In questo modo, la compagnia assicurativa sarà responsabile di coprire i costi derivanti dal danno causato dall’attacco informatico
  • Protezione del budget: grazie alla copertura assicurativa, un’azienda può proteggere il proprio budget e garantire la continuità delle attività, anche in caso di perdite finanziarie causate da un attacco informatico. Ciò può essere particolarmente importante per le piccole e medie imprese che potrebbero avere difficoltà a fronteggiare le conseguenze finanziarie di un attacco informatico
  • Conformità alle normative: alcune normative richiedono alle aziende di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati dei propri clienti e degli utenti. Trasferendo il rischio di attacco informatico ad una compagnia assicurativa, un’azienda può dimostrare di aver adottato misure adeguate per proteggere i dati, garantendo la conformità alle normative
  • Migliore gestione del rischio: trasferire il rischio di attacco informatico può essere una strategia di gestione del rischio efficace, soprattutto quando non è possibile eliminare completamente il rischio o mitigarlo in modo soddisfacente attraverso le misure di sicurezza interne. Ciò può consentire all’azienda di concentrarsi sulle proprie attività principali, senza doversi preoccupare dei rischi di attacco informatico
  • Protezione della reputazione: in caso di violazione dei dati o di un attacco informatico, l’azienda potrebbe subire un danno alla reputazione. Trasferendo il rischio di attacco informatico ad una compagnia assicurativa, l’azienda può minimizzare il rischio di subire un danno alla reputazione e proteggere la propria immagine pubblica

Conclusioni

In conclusione, la questione della responsabilità in caso di attacco informatico è complessa e richiede un’attenta valutazione delle situazioni concretamente verificatesi.

Tuttavia, e assicurarsi di avere un piano di prevenzione e di risposta agli attacchi può fare la differenza tra la salvezza dei propri dati e la perdita di reputazione e di denaro.