L’era digitale ha portato con sé una crescente dipendenza dall’informatica in ogni aspetto della nostra vita, sia a livello personale che professionale. Questo ha reso le nostre attività più efficienti ed efficaci, ma ha anche aperto la porta a una serie di nuovi rischi e minacce. La valutazione del rischio informatico è diventata quindi un elemento essenziale per proteggere le nostre informazioni, i dati sensibili e le infrastrutture digitali.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio il processo di valutazione del rischio informatico, analizzando le sue fasi chiave e fornendo indicazioni su come le organizzazioni possono valutare e mitigare in modo efficace le minacce digitali che potrebbero compromettere la loro sicurezza e continuità operativa.

rischio informatico
  1. Rischio informatico, una definizione alla portata di tutti
  2. Cos’è la valutazione del cyber risk
  3. Chi gestisce il rischio informatico nelle aziende?
  4. Come si esegue la valutazione del rischio informatico
  5. Metodologie di valutazione del cyber risk
  6. Metodo qualitativo nel cyber risk
  7. Metodo quantitativo nella valutazione cyber risk
  8. Metodo semi-quantitativo nella valutazione del rischio informatico
  9. Perché dunque la valutazione del rischio è fondamentale?

Rischio informatico, una definizione alla portata di tutti

Si riferisce alla probabilità che un’organizzazione subisca danni o perdite a causa di minacce che sfruttano vulnerabilità nei suoi sistemi e reti informatiche. L’obiettivo della gestione del rischio informatico è di identificare, valutare e attuare misure appropriate per ridurre il rischio a un livello accettabile per l’organizzazione.

Cos’è la valutazione del cyber risk

Si tratta di un processo che viene svolto all’interno di qualsiasi organizzazione, sia essa una piccola impresa o una grande multinazionale.

Questo processo mira a:

  • Identificare le minacce: identificare tutte le possibili minacce che potrebbero colpire i sistemi informatici dell’organizzazione.
    Le minacce informatiche all’interno di un’azienda possono avere diversa natura e includere ad esempio attacchi informatici, malware, furti di dati, errori umani o altre situazioni impreviste che potrebbero compromettere l’integrità, la confidenzialità o la disponibilità dei dati e dei sistemi informatici.
  • Valutare le vulnerabilità: analizzare i punti deboli nei sistemi informatici che potrebbero essere sfruttati dagli attaccanti. Queste vulnerabilità possono riguardare software e hardware.
  • Calcolare il rischio: stimare il rischio associato a ciascuna minaccia identificata, tenendo conto della probabilità che si verifichi, dell’impatto potenziale sui sistemi e sulle operazioni aziendali.
  • Sviluppare strategie di mitigazione: una volta calcolato il rischio, è necessario sviluppare strategie di mitigazione per ridurre il rischio a un livello contenuto.

L’importanza della valutazione del cyber risk risulta dunque difficile da sottovalutare, ed ecco alcune ragioni chiave per cui questa pratica è essenziale:

  • Protezione dei dati sensibili
  • Continuità operativa
  • Conformità normativa
  • Gestione proattiva.

Chi gestisce il rischio informatico nelle aziende?

Nelle aziende, la gestione del cyber risk è solitamente una responsabilità condivisa tra diversi ruoli e dipartimenti, sebbene l’organizzazione esatta possa variare a seconda della dimensione e struttura dell’azienda.
Ecco alcune delle figure coinvolte:

  1. CISO: Responsabile principale della sicurezza delle informazioni.
  2. IT e team di sicurezza: implementano e monitorano le misure di sicurezza.
  3. Team di gestione del rischio: valutano il rischio e la conformità.
  4. Direzione: approvano politiche e investimenti.

Come si esegue la valutazione del rischio informatico

Monitoraggio degli asset informatici

  • Raccogliere un elenco completo di tutti gli asset informatici presenti nell’organizzazione, inclusi hardware, software, dati, reti e infrastrutture.
  • Classificare gli asset in base alla loro importanza per l’organizzazione e alle informazioni che contengono. Ad esempio, identificare gli asset critici che sono fondamentali per le operazioni aziendali.

Identificazione delle minacce potenziali

  • Esaminare e identificare tutte le minacce potenziali che potrebbero influenzare la sicurezza degli asset informatici.
    Queste minacce possono includere attacchi informatici, malware, disastri naturali, errori umani, sabotaggi interni, e così via.
  • Tenere conto delle minacce specifiche per l’industria o il settore in cui opera l’organizzazione.

Identificazione delle vulnerabilità

  • Esaminare e identificare le vulnerabilità presenti nei sistemi informatici e negli asset identificati.
    Le vulnerabilità sono debolezze o punti di accesso che potrebbero essere sfruttati dalle minacce.
  • Questa fase può coinvolgere la valutazione dei sistemi, delle reti e del software alla ricerca di patch mancanti, configurazioni non sicure o altre vulnerabilità note.

La fase successiva della valutazione del cyber risk coinvolge la stima delle probabilità di minaccia e l’analisi delle conseguenze delle minacce sugli asset identificati. Questa fase è cruciale per valutare in modo accurato il livello di rischio associato a ciascun asset e per identificare le misure di mitigazione appropriate. Ecco una descrizione più dettagliata di questa fase:

Stima delle probabilità di minaccia

Un processo che include le seguenti fasi:

  • Valutazione delle fonti di minaccia
  • Analisi delle tendenze e dei dati storici
  • Valutazione delle probabilità

Analisi delle conseguenze delle minacce sugli asset identificati

  • Si esamina il possibile impatto di ciascuna minaccia sugli asset identificati.
    Le conseguenze possono essere di diversi tipi, tra cui danni finanziari, perdita di dati, interruzione delle operazioni aziendali, danni alla reputazione e così via.
  • Se possibile, si cerca di quantificare le conseguenze in termini monetari o di altri indicatori misurabili.
  • Utilizzando le probabilità di minaccia stimate e le conseguenze identificate, si può calcolare il livello di rischio per ciascun asset.

Una volta completata l’analisi delle probabilità di minaccia e delle conseguenze, si otterrà una panoramica più chiara dei rischi specifici che l’organizzazione affronta.

Sviluppo dei piani di mitigazione dei rischi

  • In base alle valutazioni delle probabilità di minaccia e delle conseguenze, si determinano le misure specifiche di mitigazione del rischio necessarie per ciascun asset o per le categorie di rischio identificate tra cui: politiche, procedure, controlli tecnici, formazione del personale e altre azioni.
  • Si attribuiscono responsabilità chiare per l’attuazione delle misure di mitigazione: fondamentale stabilire chi è responsabile di ciascuna azione per garantire che le misure vengano effettivamente implementate.
  • Si stabiliscono tempi e scadenze per l’implementazione delle misure di mitigazione.
    Questo assicura che le azioni siano intraprese in modo tempestivo e che i rischi siano affrontati in modo efficace.

Implementazione delle misure di mitigazione dei rischi

  • Il passo successivo è l’implementazione effettiva delle misure di mitigazione pianificate. Questo può includere l’installazione di software di sicurezza, la formazione del personale, l’aggiornamento delle politiche di sicurezza, la configurazione dei sistemi o qualsiasi altra azione necessaria per ridurre i rischi.
  • Durante l’implementazione, è importante monitorare costantemente il progresso e verificare che le misure di mitigazione vengano applicate correttamente. Il monitoraggio aiuta a identificare eventuali problemi o ostacoli che potrebbero emergere durante il processo.
  • Dopo l’implementazione, è fondamentale valutare l’efficacia delle misure di mitigazione adottate. Questo può essere fatto tramite test di sicurezza, audit interni o valutazioni periodiche dei rischi. Se le misure non risultano efficaci, è necessario apportare modifiche o aggiornamenti.

Gestione continua del rischio

  • Aggiornamento dei piani di mitigazione: il rischio informatico è dinamico e in continua evoluzione. Pertanto, è importante mantenere i piani di mitigazione dei rischi aggiornati in risposta a nuove minacce, vulnerabilità o cambiamenti nell’ambiente operativo.
  • Formazione e sensibilizzazione: fornire formazione continua al personale sull’importanza della sicurezza informatica e sulle procedure da seguire per ridurre i rischi è fondamentale. Un personale ben formato è un elemento cruciale per la sicurezza informatica.
  • Risposta alle violazioni: preparare piani di risposta alle violazioni è un componente chiave della gestione continua del rischio. In caso di violazioni o incidenti di sicurezza, è importante avere procedure ben definite per rispondere in modo rapido ed efficace.

Metodologie di valutazione del cyber risk

Esistono diversi approcci per valutare il rischio informatico, tra cui:

  • il metodo qualitativo
  • il metodo quantitativo
  • il metodo semi-quantitativo.

Ognuno di questi metodi ha vantaggi e limitazioni specifiche, ed è importante selezionare l’approccio più adatto alle esigenze dell’organizzazione.

Metodo qualitativo nel cyber risk

Il metodo qualitativo è una metodologia di valutazione del cyber risk basata principalmente su giudizi esperti e analisi qualitative. Questo metodo si concentra sulla valutazione delle minacce e delle vulnerabilità senza utilizzare dati numerici o statistiche.

Gli esperti di sicurezza valutano il rischio basandosi sulla loro esperienza e conoscenza del contesto aziendale. Alcuni dei vantaggi del metodo qualitativo includono la sua semplicità e la capacità di identificare rapidamente i problemi critici. Si tratta di un’analisi che conta meno indicatori di valutazione oggettivi e di dati statistici.

Metodo quantitativo nella valutazione cyber risk

Il metodo quantitativo è un approccio più strutturato alla valutazione del cyber risk che utilizza dati numerici e statistiche per calcolare il rischio. Questo metodo coinvolge la quantificazione delle probabilità di minacce e delle conseguenze finanziarie o operative associate a incidenti di sicurezza.

L’analisi del rischio quantitativa può aiutare le organizzazioni a prendere decisioni informate sulla priorità degli investimenti in sicurezza. Per effettuare questa valutazione è necessario essere in possesso di dati estremamente precisi.

Metodo semi-quantitativo nella valutazione del rischio informatico

Il metodo semi-quantitativo è un compromesso tra il metodo qualitativo e quello quantitativo. In questo approccio, vengono utilizzate valutazioni qualitative per alcune parti del processo di valutazione del rischio e dati quantitativi per altre.

Si tratta di un metodo che concede una certa flessibilità e può essere adatto a organizzazioni che desiderano una valutazione del rischio più dettagliata rispetto al metodo qualitativo ma meno onerosa rispetto al metodo quantitativo.

Spesso, un approccio ibrido o semi-quantitativo può offrire un equilibrio tra precisione e praticità. Qualunque metodo venga utilizzato, è importante che l’organizzazione lo implementi in modo coerente e lo aggiorni periodicamente per affrontare le minacce in evoluzione nel mondo informatico.

Perché dunque la valutazione del rischio è fondamentale?

Concludendo, la valutazione del rischio informatico rappresenta un pilastro fondamentale delle attività che qualsiasi azienda moderna dovrebbe affrontare. Questo processo non mira a proteggere gli asset e le informazioni, ma fornisce anche una chiara direzione strategica, assicurando che le risorse siano impiegate dove sono realmente necessarie.