sito web in down

Siti web in down

Come gli utenti reagiscono all’interruzione dei servizi web

Negli ultimi mesi centinaia di siti web sono andati offline: questo fenomeno, nonostante i continui progressi del settore, continuano ad essere un problema in varie parti del mondo.

Le reti e le piattaforme cloud, iniziano apparentemente a dare segni di cedimento; in parte per gli attacchi dei cracker che risultano in aumento, ma da non trascurare è la presenza sempre più massiccia di tantissimi nuovi siti web che occupano spazio online, saturandolo.

Scopriamo insieme quali sono gli errori tipici di un sito web in down, le cause, cosa fare e soprattutto quali sono le conseguenze di questo disservizio.

Indice

Cosa vuol dire sito web in down e le cause

Un sito web viene considerato in down (o offline) quando gli utenti non possono collegarsi ad esso.
Questo può accadere per diversi motivi, vediamoli insieme:

  1. Aggiornamenti e/o manutenzione

    questa è la causa più “semplice”.
    Su ogni sito web, quotidianamente, vengono effettuati degli aggiornamenti hardware o aggiornamenti software del server, che possono essere programmati dal tuo tecnico. Quando ad esempio vanno aggiornate le pagine del sito o i plugin (come sulle piatteforme CMS) il sito normalmente non è disponibile per un paio di minuti;

  2. Problemi hardware

    i malfunzionamenti dell’hardware sono una delle cause più frequenti di molti down.
    L’hardware potrebbe sovraccaricarsi oppure i cavi potrebbero essere danneggiati;

  3. Problemi del software

    potrebbe succedere che aggiornando i server ci siano problemi di compatibilità, magari alcune patch non funzionano correttamente, oppure dei malware hanno colpito il software, ecc.;

  4. Errori umani o di malintenzionati

    un dipendente potrebbe cancellare per sbaglio file importanti oppure dei cracker potrebbero danneggiare la configurazione del server;

  5. Calamità naturali

    terremoti o altri disastri naturali potrebbero arrecare danni al server.

Un sito web inoltre può andare offline in diversi modi che possono creare problemi al tuo business.
Ci sono casi in cui il sito è completamente in down e altri in cui è accessibile ma presenta malfunzionamenti:

  1. Pagina dirottata: il tuo sito viene sostituito e quando si cerca di aprirlo, si passa automaticamente all’indirizzo web del dirottatore;

  2. Errore HTTP: il tuo sito web mostra il codice “503 Service Unavailable” (servizio non disponibile) o un altro messaggio di errore al posto dei contenuti;

  3. Dead Page: il tuo sito web non viene caricato;

  4. Pagina rallentata: il tuo sito web funziona ma con caricamenti lunghi.

Cosa fare quando un sito web va in down

Prima di capire cosa fare quando il tuo sito web va in down, è bene sapere come prevenire questa situazione spiacevole ed eventualmente reagire nel più breve tempo possibile.
Ricordati di:

  • effettuare quotidianamente un backup del sito web;
  • attivare il rinnovo automatico del dominio: molti siti web vanno offline perché la registrazione del dominio non viene rinnovata;
  • avere un DNS separato su server diversi;
  • mantenere un Server Mirror di emergenza;
  • fare un’analisi di sicurezza ciclica del sito web con opportuni strumenti, oppure affidati ad un nostro consulente per assicurarti che non ci siano errori tecnici che potrebbero causare problemi futuri;
  • monitorare il tuo sito web con alcuni strumenti che ti avvertono immediatamente in caso di malfunzionamento;
  • formare regolarmente il personale, sensibilizzando i dipendenti sulle fonti di pericolo per il sito web interne ed esterne.

Questi accorgimenti ti permetteranno di reagire in fretta se il tuo sito andrà in down e di mantenere il periodo di inattività al minimo.

Ora passiamo all’azione: scopriamo esattamente cosa fare quando il tuo sito web è già inaccessibile.

  • Controlla se si è verificato un problema di rete: verifica lo stato del modem e cerca di accedere ad altri siti. Se vedi il messaggio “Impossibile raggiungere il sito web” in tutti i siti che apri, c’è sicuramente qualche problema nella tua rete o nel tuo computer;
  • un’altra prova che devi fare è aprire il sito con altri browser. Se il problema compare con un solo tipo di browser, prova ad aggiornarlo o a reinstallarlo;
  • controlla se il tuo provider ha inserito dei blocchi DNS che impediscono di accedere a determinati siti web;
  • escludi la possibilità che sia solo un problema tuo: visita il sito da un altro dispositivo o chiedi ad altre persone;
  • visita piattaforme online che indicano quali sono i siti in down per accertarti se altri riscontrano i tuoi stessi problemi.
  • prova a disattivare gli ultimi plug-in aggiornati o installati nel tuo sito web;
  • controlla il file .htaccess del tuo sito.

Chiedi aiuto anche al servizio di supporto del tuo hosting. Si occuperanno di effettuare ulteriori verifiche, eventualmente anche hardware, e ti aiuteranno a ripristinare il tuo sito.

Ma se ciò non dovesse bastare, puoi rivolgerti ai nostri specialisti: contattaci e potremo aiutarti a capire cosa è successo e risolvere il problema!

Conseguenze per le aziende

Tra le conseguenze più immediate di un down del sito, ci sono quelle economiche: ad esempio, il 4 Ottobre 2021, Facebook, Instagram e WhatsApp rimasero offline per ben 7 ore.

L’agenzia Bloomberg stima che la perdita economica a livello mondiale sia stata di ben 160 milioni di dollari per ogni ora di interruzione della connessione digitale.

Il titolo di Facebook è sceso in borsa fino a 322,70 dollari per chiudere a 326,72 dollari, a circa il 15% dal suo record. «Zuck» a Wall Street ha perso qualcosa come 6 miliardi di dollari. (Fonte: ilsole24ore)

Il down di Facebook e delle altre piattaforme di Zuckerberg deve farci riflettere su quanto delicato sia il web e come anche un problema apparentemente piccolo può portare a conseguenze che potrebbero rivelarsi gravi.

Si pensi a quanti, per esempio, hanno i social come base del proprio business.

A dicembre 2020, invece, abbiamo l’esempio di Google: i servizi coinvolti nel down erano:

  1. Calendar
  2. Gmail
  3. Hangouts
  4. Maps
  5. Meet
  6. YouTube.

Gli utenti spazientiti per la perdita dei servizi si sono sfogati su Twitter.

L’esempio più importante sono state le scuole, che essendo in pieno periodo Covid, si sono dovute affidare ai servizi di Google per lavorare a distanza. Le lezioni sono state improvvisamente interrotte e il senso di smarrimento e sgomento è stato ampiamente condiviso.

Un’altra conseguenza tangibile è l’influenza sulla soddisfazione del cliente: se il tuo sito web è offline, gli utenti cercheranno un competitor più affidabile da cui acquistare. Inoltre, non è affatto rassicurante lasciare i propri dati personali tra cui anche le credenziali della carta di credito su un sito web che non funziona correttamente.

Da non sottovalutare, però, è il ranking nei motori di ricerca: se il sito web è offline per un periodo di tempo considerevole, il ranking all’interno dei motori di ricerca si abbasserà drasticamente. Purtroppo, la perdita di posizionamento può durare anche per settimane o mesi, per questo è importante agire tempestivamente.

Le aziende rischiano perdite particolarmente gravi se sul server non più raggiungibile viene gestito un e-commerce o banche dati.

Conclusione

La notizia positiva è che un down del sito web può succedere anche ai migliori: io in prima persona mi sono ritrovata, a causa di un down di Poste Italiane, con non uno ma ben due bonifici in più inviati alla stessa persona!

Per questo è utile affidarsi preventivamente a dei tecnici, evitando danni irreparabili.

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