Il malware dropper rappresenta una minaccia crescente nel panorama della sicurezza informatica, specialmente nel contesto dei dispositivi mobili come smartphone e tablet.
La terminologia “dropper” deriva dall’inglese “to drop malware” indicando la sua funzione di “installare malware” in maniera occulta.
Pericolosità e metodi di attacco dei Dropper
I dropper sono malware particolarmente pericolosi poiché possono essere usati per sottrarre dati sensibili e credenziali, inclusi password e numeri di carte di credito.
Si nascondono spesso dentro applicazioni apparentemente innocue, inducendo gli utenti a scaricarle.
Dopo l’installazione, possono ingannare l’utente a scaricare falsi aggiornamenti da fonti non sicure, innescando l’installazione di malware vero e proprio. Questi dropper sfruttano le impostazioni di accessibilità per condurre attacchi di overlay, installare keylogger, raccogliere dati sensibili e altre azioni dannose.
Occultamento e strategie di diffusione
I dropper possono celarsi in alcune directory di sistemi informatici, spesso mimetizzandosi come file o programmi legittimi.
Possono essere inclusi in software gratuiti, come ad-blocker, per bypassare i controlli degli antivirus.
Una volta eseguiti, installano il malware prima di decomprimere l’apparente utility legittima. La mancanza di estensioni di file specifiche rende i dropper difficili da rilevare. Sono frequentemente impiegati in attacchi di spear phishing e possono funzionare come veri e propri cavalli di Troia.
Casi storici e evoluzione dei Dropper
Originariamente programmi autonomi, i dropper sono ora spesso inclusi in pacchetti di malware più complessi.
Un esempio significativo è stato l’attacco a Sony nel 2014, dove un dropper eseguibile venne usato per distribuire malware tramite un servizio Windows. Secondo il Verizon DBIR del 2020, quasi il 25% degli incidenti nel settore pubblico ha coinvolto un dropper.
Tipi comuni di malware dropper
I dropper malware sono in grado di installare discretamente una varietà di software dannosi nei dispositivi.
Questi includono:
- Adware e Spyware
Spesso i dropper installano adware che inonda il dispositivo con pubblicità indesiderate, o spyware che raccoglie dati personali senza il consenso dell’utente. - Trojan e ransomware
Possono anche veicolare trojan, che si mascherano da software legittimi per compiere attività dannose, o ransomware, che cripta i dati dell’utente richiedendo un riscatto per il loro sblocco.
Queste sono solo alcune delle minacce che i dropper possono introdurre.
La loro pericolosità sta nella versatilità e nell’abilità di distribuire vari tipi di malware, rendendo essenziale adottare misure di sicurezza robuste per proteggersi da queste minacce sofisticate.
Recenti sviluppi e casistiche
Nonostante gli sforzi di Google per migliorare la sicurezza del Play Store, i dropper continuano a evolversi.
Recentemente, app come Fast Cleaner e Alpha Antivirus Cleaner sono state usate per diffondere trojan bancari come Xenomorph e SharkBot. Potete leggere due approfondimenti su
Difesa contro i malware dropper
La protezione dai malware dropper richiede una strategia di sicurezza informatica ben soppesata.
Ecco alcune pratiche fondamentali:
- Utilizzo di software antivirus
Un punto cruciale nella difesa è l’impiego di un software antivirus affidabile e regolarmente aggiornato. Questi programmi sono progettati per rilevare, isolare e rimuovere i malware dropper, oltre a fornire protezione contro altre forme di malware. - Scaricare applicazioni da fonti affidabili
Evitare il download di applicazioni da fonti non ufficiali o sospette è essenziale. È consigliabile scaricare le app esclusivamente da store ufficiali come Google Play Store o Apple App Store, e verificare sempre le recensioni e le autorizzazioni richieste dall’applicazione. - Prudenza con link e allegati e-mail sospetti
È importante esercitare cautela nell’aprire link o allegati email provenienti da fonti sconosciute o non attendibili. Questi possono essere veicoli per l’installazione di malware dropper. - Adozione di una strategia di zero trust
Implementare un modello di sicurezza basato sulla fiducia zero, dove ogni tentativo di accesso a reti o dati viene verificato e validato, può impedire efficacemente l’esecuzione di attività malevole sui dispositivi. - Limitazione dei Privilegi di Accesso (POLP)
Applicare il principio del privilegio minimo, concedendo agli utenti e ai programmi solo le autorizzazioni necessarie per le loro attività, può limitare il danno potenziale in caso di infezione da malware. - Segmentazione della Rete (Network Slicing)
Suddividere la rete in segmenti isolati può prevenire la diffusione di un’eventuale infezione e proteggere i dati sensibili.
Adottando queste misure, gli utenti e le organizzazioni possono rafforzare significativamente la loro difesa contro i dropper malware e altre minacce informatiche. La chiave è un approccio proattivo alla sicurezza che combina la tecnologia, l’educazione e le migliori pratiche.
Conclusione
La consapevolezza e l’adozione di pratiche di sicurezza informatica sono essenziali per proteggere i dispositivi mobili.
Strategie come il blocco di allegati email, l’approccio di zero trust, il POLP e il network slicing sono fondamentali per una robusta difesa contro i malware dropper e altre minacce digitali.
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Classe 1990, dopo la laurea in Scienze Politiche mi sono trasferita in Inghilterra. Ho sempre amato la scrittura e ad oggi mi occupo, oltre che di digital marketing, di copywriting e Seo. La curiosità guida ogni ambito in cui opero, infatti non smetto mai di aggiornarmi e studiare.