Il malware dropper rappresenta una minaccia crescente nel panorama della sicurezza informatica, specialmente nel contesto dei dispositivi mobili come smartphone e tablet.

La terminologia “dropper” deriva dall’inglese “to drop malware” indicando la sua funzione di “installare malware” in maniera occulta.

  1. Pericolosità e metodi di attacco dei Dropper
  2. Occultamento e strategie di diffusione
  3. Casi storici e evoluzione dei Dropper
  4. Tipi comuni di malware dropper
  5. Recenti sviluppi e casistiche
  6. Difesa contro i malware dropper
malware dropper

Pericolosità e metodi di attacco dei Dropper

I dropper sono malware particolarmente pericolosi poiché possono essere usati per sottrarre dati sensibili e credenziali, inclusi password e numeri di carte di credito.
Si nascondono spesso dentro applicazioni apparentemente innocue, inducendo gli utenti a scaricarle.
Dopo l’installazione, possono ingannare l’utente a scaricare falsi aggiornamenti da fonti non sicure, innescando l’installazione di malware vero e proprio. Questi dropper sfruttano le impostazioni di accessibilità per condurre attacchi di overlay, installare keylogger, raccogliere dati sensibili e altre azioni dannose.

Occultamento e strategie di diffusione

I dropper possono celarsi in alcune directory di sistemi informatici, spesso mimetizzandosi come file o programmi legittimi.
Possono essere inclusi in software gratuiti, come ad-blocker, per bypassare i controlli degli antivirus.
Una volta eseguiti, installano il malware prima di decomprimere l’apparente utility legittima. La mancanza di estensioni di file specifiche rende i dropper difficili da rilevare. Sono frequentemente impiegati in attacchi di spear phishing e possono funzionare come veri e propri cavalli di Troia.

Casi storici e evoluzione dei Dropper

Originariamente programmi autonomi, i dropper sono ora spesso inclusi in pacchetti di malware più complessi.
Un esempio significativo è stato l’attacco a Sony nel 2014, dove un dropper eseguibile venne usato per distribuire malware tramite un servizio Windows. Secondo il Verizon DBIR del 2020, quasi il 25% degli incidenti nel settore pubblico ha coinvolto un dropper.

Tipi comuni di malware dropper

I dropper malware sono in grado di installare discretamente una varietà di software dannosi nei dispositivi.
Questi includono:

  1. Adware e Spyware
    Spesso i dropper installano adware che inonda il dispositivo con pubblicità indesiderate, o spyware che raccoglie dati personali senza il consenso dell’utente.
  2. Trojan e ransomware
    Possono anche veicolare trojan, che si mascherano da software legittimi per compiere attività dannose, o ransomware, che cripta i dati dell’utente richiedendo un riscatto per il loro sblocco.

Queste sono solo alcune delle minacce che i dropper possono introdurre.
La loro pericolosità sta nella versatilità e nell’abilità di distribuire vari tipi di malware, rendendo essenziale adottare misure di sicurezza robuste per proteggersi da queste minacce sofisticate.

Recenti sviluppi e casistiche

Nonostante gli sforzi di Google per migliorare la sicurezza del Play Store, i dropper continuano a evolversi.
Recentemente, app come Fast Cleaner e Alpha Antivirus Cleaner sono state usate per diffondere trojan bancari come Xenomorph e SharkBot. Potete leggere due approfondimenti su

Difesa contro i malware dropper

La protezione dai malware dropper richiede una strategia di sicurezza informatica ben soppesata.
Ecco alcune pratiche fondamentali:

  1. Utilizzo di software antivirus
    Un punto cruciale nella difesa è l’impiego di un software antivirus affidabile e regolarmente aggiornato. Questi programmi sono progettati per rilevare, isolare e rimuovere i malware dropper, oltre a fornire protezione contro altre forme di malware.
  2. Scaricare applicazioni da fonti affidabili
    Evitare il download di applicazioni da fonti non ufficiali o sospette è essenziale. È consigliabile scaricare le app esclusivamente da store ufficiali come Google Play Store o Apple App Store, e verificare sempre le recensioni e le autorizzazioni richieste dall’applicazione.
  3. Prudenza con link e allegati e-mail sospetti
    È importante esercitare cautela nell’aprire link o allegati email provenienti da fonti sconosciute o non attendibili. Questi possono essere veicoli per l’installazione di malware dropper.
  4. Adozione di una strategia di zero trust
    Implementare un modello di sicurezza basato sulla fiducia zero, dove ogni tentativo di accesso a reti o dati viene verificato e validato, può impedire efficacemente l’esecuzione di attività malevole sui dispositivi.
  5. Limitazione dei Privilegi di Accesso (POLP)
    Applicare il principio del privilegio minimo, concedendo agli utenti e ai programmi solo le autorizzazioni necessarie per le loro attività, può limitare il danno potenziale in caso di infezione da malware.
  6. Segmentazione della Rete (Network Slicing)
    Suddividere la rete in segmenti isolati può prevenire la diffusione di un’eventuale infezione e proteggere i dati sensibili.

Adottando queste misure, gli utenti e le organizzazioni possono rafforzare significativamente la loro difesa contro i dropper malware e altre minacce informatiche. La chiave è un approccio proattivo alla sicurezza che combina la tecnologia, l’educazione e le migliori pratiche.

Conclusione

La consapevolezza e l’adozione di pratiche di sicurezza informatica sono essenziali per proteggere i dispositivi mobili.
Strategie come il blocco di allegati email, l’approccio di zero trust, il POLP e il network slicing sono fondamentali per una robusta difesa contro i malware dropper e altre minacce digitali.